Da Kenzo a Apple. Un modo artistico per fare pubblicità ed essere fuori dagli schemi.
Il Premio Oscar Spike Jonze, che ha diretto Essere John Malkovich, Il ladro di orchidee e Her (Oscar 2014 miglior sceneggiatura originale), nel 2016 diresse la pubblicità The new fragrance di Kenzo, in cui la protagonista ballava con grande energia, e, nel 2018, Welcome home per la presentazione dell’Homepod di Apple, (e, anche in questo caso, si vede FKA Twigs ballare divinamente su un brano inedito di Anderson .Paak). Spike Jonze è stato anche a lungo profondamente radicato nel mondo della danza fin dai primi anni ’90.
Più che chiamarli spot, reclame o tv-commercial, si possono essere tranquillamente considerati cortometraggi a tutti gli effetti, poiché sono produzioni importanti e della durata di 3 o 4 minuti. Chi l’avrebbe mai detto che 4 minuti così intensi, in una settimana, avrebbero fatto le stesse visualizzazioni attive di chi ama guardare televendite da quando esiste la tv? Eppure questi cortometraggi non hanno avuto una grande eco in tv – sono andati sì in onda, ma non in versione integrale – e hanno avuto grande successo su YouTube.
Il filmato dura quasi quattro minuti e ha per protagonista l’attrice Margaret Qualley, la figlia dell’attrice Andie MacDowell, che ha recitato nella serie tv The Leftovers e nel film The Nice Guys. La scena si apre con Qualley che lascia improvvisamente il tavolo di una cena elegante e noiosa e scappa ballando in modo scomposto e liberatorio su una canzone composta da Sam Spiegel, fratello di Jonze, e Ape Drums. Il video si intitola My Mutant Brain, la coreografia è stata curata da Ryan Heffington, lo stesso del videoclip Chandelier di Sia.
FKA Twigs che torna a casa in metro dopo una giornata di pioggia e chiede a Siri di far partire dall’HomePod una canzone che le piaccia, “Til it’s over” di Anderson Paak, trasformando l’appartamento un uno spazio surreale. La nuova idea geniale di Spike Jonze è integrare le mosse di danza di FKA Twigs con la trasformazione dell’ambiente domestico che la circonda: divani che si allungano, pareti che si allontanano, specchi che si ingrandiscono e passaggi inventati tra le mura. Il tutto mentre FKA Twigs si esibisce in un’altra delle sue specialità, la danza urbana. È un piccolo capolavoro di spirito contemporaneo e vale la pena guardarselo dal primo all’ultimo secondo. E tanto per mettere la ciliegina sulla torta, Ad Week ha pubblicato il dietro le quinte dello spot Welcome Home con un documentario, diretto da Danilo Parra, che si sofferma sull’audizione della Twigs, sulla choreo e su alcuni effetti speciali.
Dopo aver visto questi due splendidi video non dovremmo dimenticarci che stiamo parlando di Apple e Kenzo, due giganti (fatturato apple 265,6 miliardi $ – kenzo di LVMH 42,6 miliardi € ) e che loro possono quasi tutto. A noi comuni mortali invece cosa resta? Resta prendere spunto e lasciarsi ispirare dalla creatività e dall’organizzazione che hanno questi brand, per poter proporre ai propri clienti un “trattamento” simile.
In sostanza, non serve a nulla spendere 15mila € per uno spot se poi abbiamo 150 like sulla pagina di Facebook, con quella cifra si possono fare azioni molto più intelligenti come: girare tanti piccoli video e magari due piccoli spot, creare una community e fidelizzare sempre più clienti, avere un sito attivo con sempre novità da pubblicare, avere fotografie pulite e non troppo costruite a tavolino. Raccontare la propria azienda e la propria professione con uno storytelling reale, realistico e onesto. Solo successivamente, una volta che avrai consolidata la tua immagine potrai iniziare a ragionare sul girare girare un cortometraggio come quelli visti qui sopra – e noi saremo felicissimi di aiutarti.
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Fonti:
Il Post - Dlso - Engage - Auralcrave - AdWeek