L’e-commerce rappresenta il futuro dello shopping. Rifiutarlo è come festeggiare un capodanno senza orologio.
A dirla tutta, non so bene perché mi torni in mente proprio oggi (forse perché in Clouds Industry ci hanno chiesto una consulenza per i testi di un e-commerce – forse) ma tant’è: domenica pomeriggio, per ragioni che non sto qui a spiegarvi, ho dovuto passare qualche ora all’interno di uno di questi mastodontici centri commerciali che affollano le periferie industrializzate delle città italiane.
Per ingannare il tempo, mi sono messo a guardare le vetrine, ho preso un caffè, ho fatto un giro in libreria, ho sbirciato le presunte ultime novità di un negozio di elettronica. Insomma: ho cercato di vivere il centro commerciale e di farlo vivere facendo acquisti.
Non ci sono riuscito.
Perché?
Perché mi sono annoiato.
Fare shopping è una pratica che mi ha sempre annoiato. Mi sono sempre sentito la versione maschile di Anne Hataway in Il Diavolo veste Prada.
Ecco perché, da quando ho scoperto la possibilità di fare acquisti online, fare shopping è diventato molto meno pesante.
Diciamo che mi ero quasi completamente dimenticato di quanto fosse noioso andare in giro per negozi tristi, guardare vetrine anonime, scegliere prodotti standardizzati, di bassa qualità e prezzo elevato e compagnia bella.
Visto che sono stati fatti degli studi sull’arte (o la scienza) dello shopping, perché nessun commerciante se li è mai andati a leggere?, mi sono chiesto. Ne avrebbero seriamente bisogno. Si trovano con molta facilità su Google.
Come in tutte le discipline, in tutti i lavori e in tutte le cose in generale, anche nella vendita e nel marketing bisogna tenersi aggiornati. Non basta leggere una sola volta un solo volume, una sola ricerca, un solo studio. Bisogna farlo sempre.
Perché per quanto voi possiate aver affinato e perfezionato le vostre tecniche di vendita e la vostra strategia di marketing, magari prestando molta più attenzione a cercare di creare un’esperienza che coinvolga attivamente il cliente, questi comunque si annoierà. Magari ci metterà un po’ di più per farlo. Ma lo farà, potete starne certi.
Perché i nostri gusti e le nostre esigenze cambiano e si evolvono molto più velocemente di quanto un negozio fisico (e non un’e-commerce) possa fare. Per non parlare della pigrizia!
Ecco perché l’e-commerce rappresenta il futuro. Combatte la noia, asseconda la pigrizia e non chiude mai.
Ecco perché, con il web 3.0 che ormai si è fatto prepotentemente strada a suon di spallate, chiudere gli occhi davanti a questa evoluzione è come festeggiare un capodanno senza orologio (se capite cosa voglio dire).